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Biologico, verità o esagerazione?

In questi anni si sta diffondendo sempre più la tendenza a comprare “bio”… ma cosa vuol dire cibo biologico?

Il termine “agricoltura biologica” indica un metodo di coltivazione e di allevamento che ammette solo l’impiego di sostanze naturali, presenti cioè in natura, escludendo l’utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti, insetticidi). Agricoltura biologica significa sviluppare un modello di produzione che eviti lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali. Per salvaguardare la fertilità naturale di un terreno gli agricoltori biologici utilizzano materiale organico e, ricorrendo ad appropriate tecniche agricole, non lo sfruttano in modo intensivo. Per quanto riguarda i sistemi di allevamento, si pone la massima attenzione al benessere degli animali, che si nutrono di erba e foraggio biologico e non assumono antibiotici, ormoni o altre sostanze che stimolino artificialmente la crescita e la produzione di latte. Inoltre, nelle aziende agricole devono esserci ampi spazi perché gli animali possano muoversi e pascolare liberamente.

Nelle confezioni alimentari potete trovare questi simboli, o similari, a indicare la presenza di materie a coltivazione biologica:

BIO_LOGO  logo-biologico

 

 

 

Quindi comprare frutta, verdura, carne o pesce biologico è un ottima scelta, ma attenzione! Quando non comprate materie prime ma cibi composti (biscotti, fette biscottate,….)non è solo importante che siano BIO ma anche che non contengano additivi, zuccheri o grassi! Vi faccio un esempio: se comprate le fette biscottate BIO, vuol dire che il frumento usato è biologico ma ciò non toglie che possano contenere olio di palma dannoso per il nostro organismo o moltissimi zuccheri altrettanto dannosi per la salute.

Questo vuol dire che quando entrate al negozio biologico o al supermercato non guardate solo la scritta BIO ma leggete sempre l’etichetta!

Altro problema è il costo: moltissimi prodotti costano parecchio e se pensiamo a famiglie numerose un’alimentazione puramente biologica inciderebbe a livello economico. La coltivazione biologica purtroppo, proprio perché non fa uso di sostanze chimiche, presenta molte perdite che vanno a gravare sul costo finale; se a questo aggiungiamo che la domanda è ancora bassa ne viene che al consumatore mangiare biologico è oneroso. Sicuramente la richiesta aumenterà sempre più negli anni e questo farà si che il costo finale cali. Nel frattempo cercate di comprare più biologico che potete, rivolgendovi anche a contadini o allevatori della zona che vi possano garantire il tipo di trattamento adottato ma sempre consapevoli che non dovete fermarvi alle apparenze! Buona spesa a tutti!

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Elisa Bernardi

Elisa Bernardi

Dopo aver conseguito la laurea in Biologia Molecolare a Padova ho lavorato come ricercatrice presso l’IFOM (Istituto FIRC di Ricerca Oncologica) di Milano. Iscritta all’Albo dei Biologi ho partecipato a diversi corsi formativi in ambito nutrizionale ed un master presso l’Università La Sapienza di Roma. Ad oggi opero privatamente in uno studio dove collaboro con una psicologa ed un posturologo. I piani alimentari che preparo sono rivolti a tutte le età e problematiche, tra cui artrite, artrosi, diabete e problematiche oncologiche. Svolgo diverse attività informative e divulgative.

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